Sindaco, "disagi indipendenti da luogo e durata isolamento"
Il sindaco di Pontey, Rudy Tillier, lamenta la mancata inclusione del Comune della media Valle d'Aosta tra le ex 'zone rosse' che "siano state in isolamento per almeno 30 giorni" e che beneficiano di uno specifico fondo da 200 milioni di euro per il 2020 previsto nel decreto Rilancio.
In una missiva inviata ai parlamentari valdostani (il senatore Albert Lanièce e la deputata Elisa Tripodi), al presidente della Regione, Renzo Testolin, e al presidente del Cpel, Franco Manes, Tillier chiede di "volersi adoperare fattivamente, nelle rispettive sedi di competenza, affinché in sede di conversione" del decreto "siano apportate le necessarie modifiche alla disposizione del tutto irragionevole" che prevede di destinare il fondo dedicato ai soli comuni delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza. Secondo il primo cittadino, infatti, vanno inclusi tutti i comuni "dichiarati 'zona rossa', senza alcuna limitazione temporale dello stato di isolamento, ove i disagi ed i sacrifici imposti alla cittadinanza ed alle attività produttive paiono del tutto evidenti indipendentemente dalla dislocazione geografica e dal periodo di isolamento".
Pontey, ricorda Tillier, è l'"unico comune valdostano ad essere stato dichiarato 'zona rossa' con ordinanza del presidente della Regione" con cui è stato importo "uno stato di totale isolamento" tra il 23 marzo e il 10 aprile scorsi. Il tutto ha portato "notevoli criticità per l'intera comunità locale in ragione delle misure restrittive aggiuntive rispetto a quelle già definite a livello nazionale e regionale, rispetto alle quali la popolazione ha reagito con grande senso di responsabilità e serietà nel fare fronte all'emergenza sanitaria ed al difficile momento".