"Il presidente Testolin latita e la Cva fa cassa"
Ma la deputata e il senatore valdostani sono "ologramma o realtà?" mentre nel frattempo "il presidente Testolin latita e la Cva fa cassa". Lo scrive Christian Sarteur, rappresentante del direttivo politico di Pays d'Aoste Souverain, in un comunicato nel quale si pongono alcuni quesiti: "La deputata Elisa Tripodi, pur facendo parte della maggioranza di governo, ha ottenuto qualcosa per la Vallée d'Aoste? Ha mai provato ad arginare il delirio di onnipotenza del presidente Conte che con le sue autocertificazioni e le sue imposizioni sta portando alla morte l'economia valdostana? Il senatore Albert Lanièce, esponente dei partiti autonomisti, si è mai adoperato per difendere o aumentare la nostra autonomia? La loro esistenza si manifesta unicamente al ritiro dello stipendio. Almeno difendessero la Costituzione pretendendo l'attuazione del'art. 14 dello Statuto della Valled'Aoste: la zona franca".
Inoltre: "Perché la Vallée d'Aoste deve partecipare al risanamento del debito pubblico italiano quando di debiti non ne ha? Perché il presidente Testolin anziché, esercitando quel poco di diritto che l'autonomia concede, non coordina una apertura ad hoc delle varie attività ancora precluse da Conte? Data la peculiarità della nostra realtà dare la possibilità a tutti, rispettando limiti sanitari che l'amministrazione regionale stessa deve indicare, di aprire nuovamente e concedere ad esempio alle guide alpine e altri operatori nel settore produttivo e turistico di prepararsi per la stagione estiva?". Infine "perché Cva, che grazie alle nostre acque è un'azienda ampiamente in attivo, non azzera immediatamente le bollette per tutte le attività produttive e commerciali che hanno avuto enormi danni per l'obbligo di chiusura e per le abitazioni di residenza dei valdostani?".