'Utilizzare in Valle d'Aosta applicazione in uso a Roma'
Per garantire "un'assistenza e vicinanza più strutturata da parte dei servizi sanitari a favore dei contagiati positivi o in quarantena presso la loro abitazione" anche la Valle d'Aosta potrebbe sperimentare sistemi di telemedicina, già in uso in altre realtà come la città di Roma. E' la proposta del consigliere regionale Pierluigi Marquis (Stella Alpina). "Sono venuto a conoscenza che ci sono esperienze virtuose a Roma di telemedicina per mezzo di app di facile utilizzo - spiega - che saranno probabilmente estese a tutto il Lazio e che possono essere rese immediatamente utilizzabili anche da noi poiché l'Ausl che le ha attivate è disponibile a condividerle con le altre Ausl".
L'applicazione funziona su base volontaria: le persone possono inviare all'Asl i dati sulla loro temperatura, sui loro sintomi clinici se sono sintomatici e sulla permanenza dei sintomi, permettendo di capirne il decorso, anche per entrare in contatto o per risolvere necessità specifiche. "Ho avanzato la proposta al Presidente e al Governo per valutare la sua applicazione insieme a Ausl, Regione e Inva: possiamo cogliere questa opportunità - aggiunge Marquis - e attivare un servizio per monitorare in tempo reale e a distanza la salute dei cittadini in isolamento obbligatorio, anche per rinfrancarli e sostenerli".