'Servono forme di aiuto per difendere prodotti tipici'
La Valle d'Aosta sarà penalizzata dai dazi Usa, imposti dall'amministrazione Trump, soprattutto nelle esportazioni della Fontina Dop, dei distillati e dei prodotti della filiera carni. L'allarme è stato lanciato oggi su Facebook dal consigliere regionale dell'Union valdotaine Jean Barocco. Della Fontina, che rientra tra i prodotti sanzionati, vengono esportate negli Stati Uniti 12.670 forme e quello americano è un mercato che ha potenzialità di crescita. "Questo dazio - spiega Barocco - comporterà un aumento di circa 10 euro al chilo sulla Fontina, che passerà dagli attuali 40 euro a 50 euro al chilo sul mercato al dettaglio americano". Secondo il consigliere regionale "questa sanzione causerà inoltre un ulteriore danno alla Fontina, inducendo i consumatori verso quei prodotti 'farlocchi' che imitano il nostro DOP e che sono già prodotti dalle multinazionali del latte e presenti sul mercato statunitense".
"Un altro danno sarà causato anche al mercato dei distillati, - aggiunge - e penso qui al génépy e ad altri particolari distillati, prodotti dalla nostra piccola ma effervescente industria di settore, ai quali si aggiungono anche i prodotti della filiera carni che stanno aprendosi ai mercati americani".
"Come Valle d'Aosta - spiega ancora Barocco - dobbiamo essere presenti ed attenti a questo tema sia sui tavoli nazionali sia Europei, e individuare, con il nostro assessorato che si sta già occupando del tema, forme di aiuto economico per difendere i prodotti tipici della nostra regione". Il consigliere, "raccogliendo e amplificando la provocazione di una produttrice di formaggi francese", propone infine: "Allora perché non tassiamo Coca Cola e Pepsi? Non perché gassate, ma in quanto americane". (ANSA).