Solo se pericoloso per uomo.Nel 2019 attacchi a greggi dimezzati
Dopo le Province autonome di Trento e di Bolzano anche la Valle d'Aosta vuole riservarsi la possibilità di abbattere il lupo, ma solo nel caso di pericolo per l'uomo. La Giunta regionale ha oggi varato un disegno di legge che indica questa direzione.
Dunque, di fronte a lupi 'confidenti', che non scappano davanti all'uomo ma anzi gli si avvicinano diventando potenzialmente pericolosi, il 'prelievo' (la cattura e l'eventuale abbattimento) è comunque subordinato a un parere dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). "Vogliamo dotarci di uno strumento di prevenzione in più che potrebbe aiutarci ad affrontare situazioni di criticità, che però adesso non abbiamo", spiega l'assessore all'ambiente Albert Chatrian.
Il lupo è ricomparso nella regione alpina del Nord-Ovest da alcuni anni creando una crescente preoccupazione tra gli allevatori, anche se quest'anno gli attacchi predatori per ora si sono più che dimezzati rispetto al 2018 (60 contro 150).
"Seguendo analoghe disposizioni, già attive nelle Province autonome di Trento e di Bolzano, crediamo sia giunto il momento anche in Valle d'Aosta di mettere mano all'impianto normativo per proseguire e strutturare le azioni finora portate avanti per gestire la questione lupo", aggiunge Chatrian, che ha oggi illustrato il disegno di legge assieme a Flavio Vertui, dirigente del Dipartimento risorse naturali e corpo forestale e a Luca Dovigo, comandante del Corpo forestale della Valle d'Aosta.
La presenza del predatore "se da un lato è indice di un sempre più elevato stato di salute dei vari ecosistemi presenti sul territorio, - precisa l'assessore all'Ambiente - dall'altro è causa dell'insorgenza di problematiche relazionali con l'uomo e con gli animali domestici" e in particolare "con l'allevamento tradizionale di montagna, che mettono in crisi il settore alpicolo regionale".