Revocati arresti domiciliari, disposto obbligo di dimora
Revocati i domiciliari e sostituiti con la sospensione per sei mesi dall'esercizio del pubblico ufficio e l'obbligo di dimora a Gignod per Franco Vicquery, di 57 anni, comandante della stazione forestale di Etroubles, arrestato il 23 maggio nell'ambito di un'indagine per truffa aggravata, alterazione di sistemi di rilevazione delle presenze e peculato d'uso. Lo ha deciso il gip Giuseppe Colazingari dopo l'interrogatorio di garanzia del 30 maggio, durante il quale l'ispettore superiore si era avvalso della facoltà di non rispondere.
Per il gip permangono le esigenze cautelari e i gravi indizi di colpevolezza alla base dell'ordinanza di arresto, secondo la quale Vicquery "ha ripetutamente alterato o falsificato le certificazioni delle presenze, allontanandosi dal posto di lavoro per recarsi presso la propria abitazione o comunque a svolgere attività private utilizzando in moltissimi casi le auto in dotazione al Corpo forestale", anche "per trasportarvi il proprio cane", mentre "invece risultava in servizio". La sospensione per sei mesi e l'obbligo di dimora a Gignod sono però misure ritenute valide dal giudice per consentire il prosieguo delle indagini, con la raccolta di testimonianze e l'acquisizione di documenti.
Solo in 17 dei 75 giorni in cui ha lavorato, tra il novembre 2018 e il marzo scorso, Vicquery "non ha posto in essere condotte illecite". Le indagini dell'aliquota del Corpo forestale della sezione di polizia giudiziaria presso la procura sono coordinate dal pm Luca Ceccanti. Gli avvocati di Vicquery, Federica Gilliavod e Alessio Ansermin, avevano chiesto al gip l'attenuazione della misura e la procura aveva espresso parere contrario.