Pm ottiene giudizio immediato, udienza 29 maggio
Accogliendo la richiesta del pm Luca Ceccanti, il gip di Aosta Giuseppe Colazingari ha disposto il giudizio immediato per l'ex presidente della Regione Augusto Rollandin accusato di abuso d'ufficio continuato e aggravato. La vicenda riguarda le tre lettere di garanzia spedite nella primavera del 2014 dall'allora governatore a tre banche creditrici della Casinò de la Vallee spa per 19 milioni di euro.
La procura sostiene che Rollandin non poteva farsi garante della casa da gioco per conto della Regione. L'udienza è fissata il 29 maggio prossimo. Entro 15 giorni dalla notifica, Rollandin può accettare il dibattimento o chiedere un rito alternativo. La prescrizione del reato contestato scatta dopo sette anni e mezzo.
Il giudizio immediato è caratterizzato dall'assenza dell'udienza preliminare e come requisito ha l'evidenza della prova. Rollandin, "previa spendita illegittima della propria carica presidenziale di Giunta" - si legge nella richiesta di giudizio immediato - ha assunto "vere e proprie garanzie patrimoniali, nei confronti della banche creditrici, in assenza di qualsivoglia determinazione consiliare e/o giuntale autorizzativa e di qualsivoglia copertura regolamentare e/o legislativa".
Le presunte garanzie sono di 4 milioni per la Bccv (lettera del 5 marzo 2014), di 5 milioni per la banca Passadore (29 aprile 2014) e di 10 milioni per la banca Popolare di Sondrio (9 maggio 2014). L'ex governatore aveva quindi provocato "un ingiusto vantaggio patrimoniale" alla Casinò de la Vallée spa e "un danno patrimoniale" alla Regione, "consistito nell'assunzione di una garanzia complessiva di 19 milioni di euro". Invitato due volte dal pm a rendere interrogatorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Le indagini sono state condotte dal Gruppo Aosta della guardia di finanza e sono state coordinate dal procuratore capo Paolo Fortuna e dal pm Luca Ceccanti. In poco più di due settimane sono state sentite oltre 20 persone informate sui fatti, tra cui funzionari di banca e della casa della gioco, oltre agli assessori della giunta regionale dell'epoca.
Sono stati inoltre perquisiti gli uffici della Regione e del Casinò alla ricerca di documenti collegati a queste tre lettere, che non erano mai state consegnate agli inquirenti nelle passate indagini. La loro esistenza - nonostante una interpellanza sul tema del consigliere Elso Gerandin, nell'ottobre 2014 - è emersa solo negli ultimi mesi: nell'ambito della procedura di concordato della casa da gioco, alcuni istituti bancari hanno inviato alla Regione richieste di atti e documenti di garanzia che si inserivano in un dialogo già avviato.