Riesame su corruzione in appalti, no carcere per i Vuillermin

Valle D'Aosta
@ANSA

Procura chiedeva aggravamento misura cautelare per impresari

Il tribunale del Riesame di Torino ha rigettato la richiesta avanzata dalla procura di Aosta di disporre la custodia in carcere per gli imprenditori edili di Challand-Saint-Victor Loreno Maurizio Osvaldo Vuillermin, di 68 anni, Renza Dondeynaz (64) e il loro figlio Ivan Vuillermin (45), oltre che i domiciliari per l'ingegnere Corrado Trasino (54) di Aosta, il funzionario Anas Adriano Passalenti (43) di Saint-Nicolas, Stefano Rossi (54) di Piacenza e Rosario Andrea Benincasa Di Caravacio (51) di Torino. Il provvedimento è stato notificato ieri pomeriggio ai loro legali.

I sette sono indagati nell'ambito dell'inchiesta su un presunto giro di corruzione in appalti pubblici, soprattutto nella Valtournenche. Il 20 novembre i tre imprenditori erano stati sottoposti agli arresti domiciliari mentre per gli altri quattro indagati erano scattate misure meno afflittive (inizialmente l'obbligo di dimora e di firma). L'ex capo dell'ufficio tecnico di Valtournenche, Fabio Chiavazza (48), è in carcere da allora.

Il 26 novembre era stato eseguito nei confronti dei soci della Edilvu un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di quasi 300 mila euro (importo pari ai lavori che in base alle indagini si sono aggiudicati indebitamente). Alla fine dello stesso mese un analogo provvedimento, per un cifra di 70 mila euro, era stato disposto a carico di Chiavazza (pari, secondo gli inquirenti, alle tangenti che aveva incassato dalla Edilvu e dall'imprenditore concusso Enrico Goglio). Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Chatillon/Saint-Vincent e coordinate dal pm Luca Ceccanti, che aveva avanzato al Riesame le stesse richieste di misure cautelari che aveva già proposto al gip di Aosta.
   

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