Accusa, si aggrappò a porta ascensore con luce guasta
Il 5 giugno del 2016 un operaio romeno che lavorava alla Cogne acciai speciali perse il dito indice dopo che la sua mano rimase incastrata nella porta di un vano ascensore con un problema all'impianto di illuminazione.
Per quei fatti oggi il giudice monocratico del tribunale di Aosta Marco Tornatore ha condannato a 30 giorni di reclusione Mario Guarino, di 46 anni, dirigente dello stabilimento delegato alle manutenzioni. Era accusato di lesioni personali colpose.
Secondo quanto ricostruito dall'accusa, l'operaio si era aggrappato dopo essersi accorto che, nonostante la chiamata e l'apertura della porta, l'ascensore non era arrivato al suo piano. Il pm Cinzia Virota aveva chiesto una condanna a quattro mesi. La difesa, anche in base a una propria consulenza tecnica, aveva sostenuto che l'illuminazione era invece sufficiente. Il fascicolo era stato aperto dopo una segnalazione in procura del Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell'Usl.