Consiglio Stato,ad Aosta privato non poté riscuotere affitto bar
Ribaltando una sentenza del Tar, il Consiglio di Stato ha condannato il Comune di Aosta a risarcire con un importo da calcolare - 234.363 euro secondo i ricorrenti - i proprietari della stazione di servizio con bar annesso di via Parigi 154/a. Si tratta dei canoni d'affitto d'azienda non versati tra l'11 gennaio 2002 e il 30 giugno 2005 dai gestori ai ricorrenti, a causa dei provvedimenti comunali che avevano fermato l'attività di somministrazione di alimenti e bevande, annullati nel 2012 dai giudici perché illegittimi. All'origine lo smarrimento, da parte del Comune, della pratica edilizia del 1970 che dimostrava l'abitabilità e la regolarità urbanistico-edilizia della chiusura di un porticato dell'edificio. Il proprietario, non avendone copia, nel 1996 aveva aderito a un condono. Tempo dopo, però, il documento era stato ritrovato e lui aveva chiesto la revoca della concessione in sanatoria, ritenendola superflua. Per il Comune era invece necessaria: di qui la revoca dell'autorizzazione dell'attività.