Gip respinge richiesta difesa. Interrogato non ha risposto a pm
Resta in carcere Fabio Chiavazza, il geometra di 48 anni ex responsabile dell'ufficio tecnico di Valtournenche indagato nell'inchiesta 'Do ut des' di procura di Aosta e carabinieri della Compagnia di Chatillon e Saint-Vincent. Lo ha deciso il gip Giuseppe Colazingari, dopo la richiesta di scarcerazione avanzata dal suo avvocato, Massimiliano Sciulli, e il relativo parere negativo del pm Luca Ceccanti. Nel pomeriggio, inoltre, Chiavazza è stato interrogato dallo stesso Ceccanti, davanti al quale si è avvalso della facoltà di non rispondere.
L'indagine riguarda un giro di corruzione in appalti pubblici che aveva come 'epicentro' proprio Valtournenche. Oltre a Chiavazza sono finiti ai domiciliari tre imprenditori mentre è stato disposto l'obbligo di dimora e di firma per quattro professionisti. In totale gli inquirenti hanno ricostruito mazzette per circa 70.000 euro in cambio di affidamenti di lavori.
Corruzione in appalti, conclusi interrogatori di garanzia - Si sono conclusi stamane gli interrogatori di garanzia per gli otto destinatari di misure cautelari nell'ambito dell'inchiesta 'Do ut des', su un giro di corruzione in appalti pubblici che ha avuto come epicentro il comune di Valtournenche. Davanti al gip Giuseppe Colazingari sono sfilati gli ingegneri Rosario Andrea Benincasa di Caravacio, di Torino, e Stefano Rossi, di Piacenza, che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Entrambi sono sottoposti all'obbligo di dimora e di firma.
I due sono indagati per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, insieme ai colleghi Adriano Passalenti (dirigente Anas) e Corrado Trasino, di Aosta, nell'ambito del filone d'inchiesta sulla gara per il progetto esecutivo di completamento della variante a Etroubles e Saint-Oyen.
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