Corte appello, no a rivalutazione pericolosità sociale
La Corte d'appello di Torino ha accolto il ricorso contro il decreto che nel novembre 2016 aveva applicato la misura di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per cinque anni ai fratelli Vincenzo (65) - ex operaio dell'Edilsud dei fratelli Tropiano, difeso dall'avvocato Carlo Laganà del foro di Aosta - e Michele Raso (56), condannato per porto abusivo d'armi a 20 mesi nel processo sulla tentata estorsione 'ndranghetista alla stessa impresa (avvocato Marcella Belcastro di Palmi). Sono originari di San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria) e residenti in Valle d'Aosta. Si è trattato di un nuovo esame da parte dei giudici di secondo grado: la Corte di Cassazione aveva annullato la misura e rinviato in appello, ritenendo necessaria "la dimostrazione dell'attualità del pericolo". Nell'udienza dello scorso 9 novembre il sostituto procuratore generale Giancarlo Avenati Bassi aveva chiesto un'integrazione probatoria volta a verificare la loro pericolosità sociale; richiesta bocciata dai giudici.