"Nuovo politiche devono avere al centro il lavoro"
La manovra del Governo "mostra elementi di inadeguatezza" ed "è carente di una visione del Paese e di un disegno strategico". Lo sostengono Cgil, Cisl, Uil e Savt che hanno organizzato un incontro ad Aosta per presentare sul territorio "luci e ombre della Finanziaria".
In dettaglio si chiede di mettere in campo nuove politiche che abbiano al centro "il lavoro e la sua qualità, in particolare per giovani e donne", che "determinino processi redistributivi e di coesione nel Mezzogiorno", che "prevedano investimenti in infrastrutture materiali e sociali, in innovazione, scuola, formazione e ricerca, prevenzione e messa in sicurezza del territorio" e che "sostengano l'industria".
Secondo i sindacati "il contrasto alla povertà è senza dubbio una priorità per il Paese, ma la povertà non si combatte se non c'è lavoro e non si rafforzano le grandi reti pubbliche (sanità, istruzione, servizi all'infanzia, assistenza)". Si chiede di "investire in sviluppo per creare lavoro" e di "proteggere il lavoro", si dice no a "condoni e flat tax" ma si "alla riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati e alla lotta all'evasione fiscale", si suggerisce "un progetto di sviluppo per il Mezzogiorno che parta dal lavoro", si propongono "soluzioni per le pensioni" e si sollecitano "garanzie sui diritti primari: sanità, povertà e politiche sociali".
"Vogliamo un paese che riparta dalla coesione, dall'inclusione e dall'integrazione, antidoti alle paure dell'altro, in un sistema virtuoso di convivenza in cui il lavoro può favorire le politiche di integrazione dei migranti, evitando forme di sfruttamento, di caporalato, che negando le condizioni di vita e di lavoro dignitoso favoriscono le speculazioni malavitose che si nutrono del disagio sociale" concludono Cgil, Cisl, Uil e Savt.