'Mancanze in procedura prevista da dirigenti Sav indagati'
E' legato al gelicidio - secondo la procura di Aosta - l'incidente avvenuto sull'A5, a Chatillon, e costato la vita, la notte di capodanno, a Federica Banfi diciannovenne di Canegrate (Milano). Sul manto stradale c'era una coltre di ghiaccio scivolosa che rendeva la carreggiata impraticabile, a tal punto che già prima dell'incidente mortale si erano verificati altri scontri, senza feriti. I due indagati per omicidio colposo, i dirigenti della Sav Fernardo Fabrizio e Federico Caniggia, in base alle indagini del pm Carlo Introvigne non avevano organizzato un efficace servizio di manutenzione: l'autostrada non era stata chiusa e il mezzo spargisale era arrivato sul posto solo 10 minuti dopo l'incidente, rispettando il percorso previsto dalla procedura operativa per la gestione della viabilità invernale adottata dai due indagati. A causa del ghiaccio, il minivan su cui viaggiava la giovane si era intraversato, senza poter spostarsi né ripartire, per poi essere colpito sulla fiancata destra da un pullman.