Lo ha annunciato in aula Renzo Testolin
Marcia indietro di Union valdotaine e Union valdotaine progressiste rispetto alla mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore Aggravi, la cui discussione era programmata per venerdì e che è stata ritirata. Lo ha annunciato il capogruppo dell'Uv, Renzo Testolin, aprendo i lavori del Consiglio Valle.
"Abbiamo chiesto una sospensione per effettuare riflessioni a seguito delle dichiarazioni della Presidente Spelgatti sul fatto che la maggioranza non ha i numeri, paventando nuove elezioni. Prendiamo quindi atto della conclamata incapacità di gestire una stabilità governativa" ha detto Testolin annunciando il ritiro di tutte le iniziative, dell'Uv all'ordine del giorno: "Non possiamo incidere su scelte che il Governo stesso non è in grado di assumere". Laurent Viérin (Uvp) ha riconosciuto "l'onestà con cui la Presidente, seppur a mezzo stampa, ha sancito la crisi in atto". "Non vogliamo continuare - ha proseguito - in questo paradosso di un progetto politico e amministrativo ormai finito. Da parte nostra, diventa difficile continuare a lavorare: come possiamo confrontarci con una maggioranza che non esiste più?".
Luigi Vesan (M5S) ha osservato che "con la risibile scusa della mancanza di serenità sono state rimandate delle mozioni, ma il vero oggetto del contendere è la spartizione delle poltrone della Giunta". "Non è nemmeno stato il Casinò - ha aggiunto - l'argomento fondamentale. Oggi addirittura si ritirano tutte le mozioni destinate a impegnare qualunque Giunta. Noi invece vogliamo mantenere le iniziative che abbiamo presentato con coscienza. Vogliamo impegnare la Giunta, indipendentemente dai nomi degli assessori".
Per Pierluigi Marquis (Stella alpina), "non è il momento di addossare colpe, piuttosto va rilevato il risultato dell'agire politico-amministrativo. Non facciamo confusione: dal punto di vista politico, non siamo riusciti a offrire soluzioni, tracciare direzioni utili ai valdostani, e questo è molto grave; dal punto di vista amministrativo, la macchina è ferma". "Per noi governare - ha detto Roberto Cognetta (Mouv') - presuppone senso di responsabilità. Nella nostra maggioranza non tutti hanno dimostrato questo senso di responsabilità. C'è un modo giusto e un modo sbagliato di affrontare i temi: per noi, voler perpetrare gli errori del passato facendo finta di nulla è sbagliato. Bisogna risolvere i problemi approfondendo per cercare la soluzione più corretta, tecnica e politica".
Secondo Emily Rini (Misto), "ora è necessario aprire immediatamente un serio confronto tra chi ha voglia di apportare la propria esperienza e la propria serietà per dare risposte ai valdostani. Io ho denunciato l'immobilismo del Governo perché in questi mesi non siamo stati in grado di darle, ma è ciò che ci chiede la comunità". Ha proseguito Albert Chatrian (Alpe): "Noi abbiamo delle responsabilità in questa situazione ed è corretto che ci poniamo una serie di domande, dopo questi primi tre mesi di governo: abbiamo fatto della buona politica? Della buona amministrazione? Abbiamo dato delle risposte puntuali che, attraverso atti, pianifichino il futuro a medio termine per la nostra Valle? Per noi le risposte non sono positive. Sono tanti i temi che la maggioranza non ha affrontato e che non ha nemmeno preso in carico avviando un dibattito politico, dobbiamo riconoscerlo". Infine Alberto Bertin (Impegno civico) ha osservato: "A pochi mesi dalle elezioni, ci risiamo: siamo ricaduti nell'instabilità cronica, nell'ennesima crisi, peraltro in un momento in cui la Valle d'Aosta non potrebbe permetterselo. Torna d'attualità, a mio avviso, una riflessione seria sulle regole elettorali per evitare la cronicizzazione delle crisi politiche. I cittadini sono francamente stufi di come si comporta questo Consiglio".