Saltamartini, donazione segnale sensibilità crescente
(ANSA) - ANCONA, 23 DIC - "Le Marche superano il traguardo dei cento trapianti, un risultato eccezionale se pensiamo che l'anno scorso furono 90 (comunque sei in più dell'anno ancora precedente)". Lo annuncia l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini con orgoglio. "Siamo arrivati addirittura a 101, il segnale di una sensibilità crescente su un tema tanto delicato ed importante - ribadisce -, ieri mattina è stato effettuato il 100esimo trapianto, di fegato, poi nel pomeriggio il 101esimo di rene: il donatore, anconetano, era nella rianimazione di Pesaro.
E non siamo ancora arrivati alla fine dell'anno. Ringrazio la dottoressa Francesca De Pace, responsabile del Centro Regionale Trapianti Marche e il suo staff per il grande lavoro svolto quotidianamente". "La donazione - aggiunge - è simbolo supremo di generosità: è una scelta che ha salvato molte vite. Mi sento si ringraziare col cuore le famiglie dei donatori che prendono talvolta decisioni difficili, ma in grado di salvare vite e migliorarne altre". "Le persone più anziane sono erroneamente convinte di non poter donare gli organi - prosegue Saltamartini -, invece non dovrebbero registrare un'opposizione al momento del rinnovo della carta di identità, perché ci sono organi particolarmente longevi come il fegato". Le opposizioni nel 2021 nelle Marche hanno segnato un calo, dalle 23 del 2017 alle 16 del 2021 (nel 2020 erano state 15, nel 2019 erano 20 e nel 2018 furono 23). Nel 2021 l'età media dei donatori utilizzati è stata di 60,4 anni in Italia, nel 2002 era di 52 anni.
Complessivamente il 46,8% dei prelievi di organi dello scorso anno è stato effettuato su persone decedute oltre i 65 anni, e il 13,6% dei donatori aveva più di 80 anni. "Non dimentichiamo che la donatrice più anziana d'Italia è marchigiana: a 97 anni, 6 mesi e 29 giorni a Fabriano ha donato il fegato, poi trapiantato ad un paziente dell'ospedale Torrette di Ancona"- conclude Saltamartini. (ANSA).