Violenza donne: musulmani con scarpe rosse in piazza a Fano

Marche

'L'ìslam condanna la violenza sulle donne, ma è appello a tutti'

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(ANSA) - FANO, 27 NOV - Un gruppo di uomini appartenenti alle comunità islamiche della provincia di Pesaro Urbino è sceso in piazza a Fano per inscenare un flash mob silenzioso, "Uomini in scarpe rosse", secondo un format lanciato dall'associazione Teatrando di Biella e ripreso in varie parti d'Italia per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne: a Fano l'iniziativa è stata organizzata dall'associazione teatrale Lavanda. I partecipanti hanno indossato copriscarpe di colore rosso e mostrato cartelli in italiano e in arabo: "No alla violenza sulle donne", "La violenza sulle donne è un reato", "L'islam è contro la violenza sulle donne", "Il profets disse 'comportatevi bene con le donne'". Una presenza, quella del musulmani della zona, non troppo numerosa, ma fortemente significativa, in una città dove è stato commesso un femminicidio poche settimane fa: quello della profuga ucrina Anastasiia Alashrj, uccisa dall'ex marito. In prima fila, in piazza XX Settembre, gli imam della moschea di Fermignano Youssef Id Abdelkader e di quella di Fossombrone Omar Rakhis, ai quali si è aggiunto poi quello di Montecchio.
    "Come comunità islamica - ha spiegato l'imam di Fermignano - abbiamo voluto partecipare a questa iniziativa perché la nostra religione abbraccia pienamente questa causa. Non abbimo esitato, come comunità islaica della provincia di Pesaro Urbino a rispondere all'appello. Ma penso di parlare - ha sottolineato - a nome di tutti i musulmani in generale e di quelli d'Italia in particolare quando dico che la violenza sulle donne è severamente condannata dalla nostra religione" Id Abdelkader ha citato raccomandazioni contenute in "versetti coranici e detti del nostro profeta". "Il nostro di profeta (pace e benedizione di Allah su di lui) disse 'comportatevi bene con le donne' in uno dei suoi discorsi più celebri - ha concluso -. Quindi la nostra presenza oggi, oltre a voler inviare un forte messaggio, è anche un appello a tutti gli uomini di ogni religione ed etnia di fermare la violenza, non solo fisica, sulle donne". (ANSA).
   

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