Accoglienza acqua e cibo a partigiani. Sindaco,orgoglio comunità
"La popolazione locale offrì accoglienza ai partigiani, donando loro cibo e vestiti. Il Comune fu teatro di feroci rastrellamenti da parte dei tedeschi, che rubarono viveri e bruciarono mobili e biancheria. Durante tali rastrellamenti, diversi civili, tra cui una donna e una bambina di un anno, persero la vita. Esempio di coraggio, di collaborazione e di virtù civiche". Con questa motivazione, il prefetto di Ascoli Piceno, Carlo De Rogatis, ha consegnato nelle mani di Sante Stangoni, sindaco di Acquasanta Terme, uno dei centri colpiti dal sisma del 2016, la Medaglia d'Argento al Merito Civile per il contributo fornito dalla popolazione di quel Comune alla lotta di liberazione negli anni 1943-1945.
Prima dell'affissione della medaglia al gonfalone del Comune, sono stati rievocati lo spirito e il coraggio con i quali i cittadini acquasantani affrontarono le tragiche vicende che interessarono quel territorio nel periodo della Resistenza, all'interno del quale si colloca l'eccidio che ebbe luogo l'11 marzo del 1944. Sui quei luoghi sorge ora un cimitero partigiano in cui sono sepolti, tutti insieme, partigiani e civili, italiani e slavi, inglesi, greci e americani. Il prestigioso riconoscimento, conferito dal presidente della Repubblica, su proposta della locale sezione Anpi, rafforza la consapevolezza sull'importanza del contributo di quella comunità alla lotta di Liberazione, consentendo, con il proprio sacrificio, di assicurare la libertà alle future generazioni.
"Sono orgoglioso di essere oggi il primo cittadino di una grande comunità che nasce anche da quella generazione che ha dato la vita per un'ideale di libertà per le generazioni future.
Il sacrificio di quei giovani - commenta il sindaco Stangoni - ci deve essere di esempio anche oggi: le guerre devono essere evitate favorendo il dialogo che è l'unica arma per salvare la nostra Europa". (ANSA).