Covid: infermiere Ancona, felice di tornare, follia sospenderci

Marche

Rientro no vax, 'parte di me riprende vita ma risarcito a metà'

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(ANSA) - ANCONA, 02 NOV - "Una follia farci rientrare? Assolutamente no, è stata una follia sospenderci perché è dimostrato che anche i vaccinati contro il Covid possono contagiare. Ora aspettiamo che qualcuno faccia luce se la sospensione era un provvedimento necessario". Lo dice all'ANSA Enzo Palladino, infermiere non vaccinato presso l'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, ad Ancona, che riprenderà servizio domani. "Sono felice di rientrare, riprende vita quella parte di me che mi ha portato a scegliere la professione di infermiere, però mi sento 'ristorato' solo a metà, resta l'ingiustizia per la sospensione senza retribuzione" aggiunge. Palladino non ha mai fatto mistero della scelta di non sottoporsi alla vaccinazione contro il covid, diventando un po' il portabandiera, in televisione e sui media, dei sanitari che hanno rifiutato di rispettare l'obbligo vaccinale rappresentati dal sindacato autonomo Laisa (Lavoratori Indipendenti della Salute), di cui è segretario nazionale. Alle ultime politiche è stato candidato nelle liste di Italexit. Palladino riprenderà servizio in Endoscopia Digestiva presso la Sod Clinica di Gastroenterologia, Epatologia ed Endoscopia digestiva d'urgenza all'ospedale di Torrette del capoluogo marchigiano dopo 14 mesi di sospensione senza retribuzione, ma avrebbe potuto riprendere già da oggi, dopo che il governo Meloni ha deciso di anticipare il rientro degli operatori sanitari non vaccinati previsto per il 31 dicembre. "Sarò di nuovo in ospedale dalle 7:30 di domani mattina - racconta -, come concordato con la coordinatrice del dipartimento, inizialmente verrò affiancato per riprendere la mano con l'attività e le novità organizzative introdotte nel frattempo, successivamente dovrò sottopormi alla visita di sorveglianza obbligatoria per chi opera in questo genere di reparti". (ANSA).
   

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