Risoluzione impegna a giunta, fondi a prestazioni per prevenire
Valutare nelle Marche la "possibilità di avviare una sperimentazione per l'introduzione dello psicologo delle cure primarie nei servizi offerti dagli erogatori pubblici e privati accreditati, oltre che nelle equipe di medicina territoriale, anche con la finalità di sostenere ed integrare l'azione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta". Lo prevede una risoluzione unitaria che ha avuto il via libera dal Consiglio regionale delle Marche per l'introduzione del "servizio dello psicologo di base".
La proposta prende le mosse da considerazioni sull'impatto della pandemia sulla salute mentale, sebbene i dati siano in fase di elaborazione, che farà verosimilmente crescere la domanda di interventi psicosociali nei prossimi mesi alla luce degli effetti psicologici che la pandemia ha ingenerato e ingenererà sugli individui, in particolare sui giovani e sulle persone psicologicamente più fragili o esposte alla crisi economica derivante dall'emergenza sanitaria L'atto unitario prende le mosse da due proposte di mozione: la prima a iniziativa dei consiglieri del gruppo Pd, la seconda della consigliera Simona Lupini (Misto).
La risoluzione chiede inoltre di "garantire il finanziamento per le prestazioni erogate per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico per giovani e fasce più fragili della popolazione, anche valutando la possibilità di incrementare gli stanziamenti con maggiori e più adeguate risorse da trasferire alle aziende sanitarie". In coda ai lavori, approvata anche una specifica mozione sul tema, sempre a firma della consigliera Lupini, per "l'inserimento delle psicologhe e psicologi nelle case di comunità". (ANSA).