Maltempo: manifestazione Ancona 15 ottobre, "basta pagare"

Marche

Fff e associazioni, dissesto idrogeologico estromesso da agende

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(ANSA) - ANCONA, 13 OTT - "Immediato ripristino dei luoghi e dei territori devastati dal nubifragio, integrale risarcimento dei danni subiti dalle popolazioni, abbattimento drastico e immediato dei costi delle bollette di gas e energia elettrica con la moratoria a fondo perduto sui pagamenti nelle aree alluvionate". Lo chiedono Spazio Autogestito Arvultura Senigallia, Fridays For Future Ancona, Trivelle Zero Marche Campagna "Per il clima, fuori dal fossile" in vista della manifestazione che si svolgerà ad Ancona il prossimo 15 ottobre dopo l'alluvione che ha colpito il Senigalliese e il Pesarese e che ha seminato danni, morti e sfollati.
    "E' una data che ricorderemo a lungo. - attaccano - Il nubifragio, la pioggia, il fango, il vento e in poche ore vengono buttati sul piatto della bilancia i reali costi sociali delle politiche fossili: vite, terre, case, beni e attività perduti. Il dissesto idrogeologico accumulato negli anni è stato estromesso da agenda e risorse dei governi regionali succedutisi nel tempo. I piani d'intervento per far fronte efficacemente a eventi di simili dimensioni sono ridicoli". "La vera forza messa in campo nell'immediato per far fronte alla tragedia - affermano - è stato il mutuo soccorso delle persone, nella totale latitanza dei politici, troppo preoccupati della vicina scadenza elettorale, e nell'assenza di mezzi e strategie adeguati alla gravità della crisi. L'area travolta dal nubifragio è molto più estesa di quella narrata dai media, comprende piccoli paesi, cancellati, di cui si parla poco e di sfuggita, anche se ognuno di quei paesi è un piccolo mondo".
    "Non vogliamo pagare - ribadiscono - i costi sociali di scelte politiche fatte contro di noi e sulla nostra pelle", "le bollette stratosferiche con cui si arricchiscono speculatori e petrolieri" e "i danni subiti, contraendo mutui che ci schiavizzano e arricchiscono i banchieri". Altre richieste sono: "stop a trivellazioni e rigassificatori, cambiamento radicale del Pnrr; che i fondi destinati al territorio siano dirottati sui progetti sociali di ricostruzione; piani concreti di intervento contro il dissesto dei territori; rifiuto di strategie di rilancio del fossile, un reale ed attuale percorso di fuoriuscita". (ANSA).
   

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