Marche, somma urgenza da integrare. Aguzzi, serve legge speciale
(ANSA) - ANCONA, 11 OTT - I primi ristori, per lavori di "somma urgenza" dopo l'alluvione, ai Comuni e province per il ripristino di viabilità, messe in sicurezza, e a famiglie e imprese a cui andranno intanto somme promesse dalla Protezione civile di 5mila (famiglie) e 20mila euro (imprese), che dovranno poi essere integrate rispetto ai 5 milioni di euro promessi e "non ancora accreditati alla Regione"; in seguito, "ristoro dei danni" con l'auspicio di una "legge speciale del governo sulla Regione Marche". A parlare delle dinamiche relative a sostegni per le popolazioni colpite dall'alluvione del 15 settembre scorso, nel Senigalliese e nel Pesarese, è l'assessore regionale alla Protezione civile delle Marche Stefano Aguzzi, a margine della seduta del Consiglio regionale, la cui seconda parte sarà dedicata proprio a tale calamità.
"Quanto alla stima dei danni - precisa Aguzzi -, la fase che si sta concludendo in queste ore è quella che stanno portando avanti gli enti locali (comuni, province, enti gestori delle reti) per ripristinare le viabilità, i territori, mettere in sicurezza territori, corsi d'acqua ecc., la somma urgenza; i Comuni ci stanno inviando le schede di richieste di risarcimento per somma urgenza, le quantifichermo: i 5 milioni di euro che la Protezione civile ha detto che avrebbe stanziato, fino a ieri non inviati sul conto, sono irrisori rispetto alle richieste che arriveranno dai Comuni: il capo dipartimento Curcio ci ha rassicurato che i 5 milioni erano per aprire un percorso; attendiamo che tutti gli enti locali ci sottopongano le spese sostenute e con quelle faremo le richieste definitive alla Protezione civile. Curcio ci ha detto che non dovrebbero esserci problemi".
Per i danni reali? "Voglio pensare che le visite di Draghi, del ministro dell'Interno e di altri esponenti nazionali servano ad aprire un capitolo apposito sulla Regione Marche - auspica l'assessore - per ristori e spese reali che famiglie e imprese hanno avuto da questa triste situazione. Non è la Protezione civile che può intervenire, ci vorrà una legge speciale del governo sulla Regione Marche: ci sarà e non ci sarà, non lo so.
Il governo è ancora in carica, parole sono state spese, ancora non si sono visti fatti concreti, voglio sperare che come ultimo anno governo uscente o primo dell'entrante ci possa essere un ristoro su questo". (ANSA).