Nel capoluogo marchigiano le separazioni sono in aumento del 40%
(ANSA) - ANCONA, 20 LUG - Proprietà immobiliari definite in Tribunale, tra coniugi, nella causa di divorzio, senza passare dal notaio. Il Tribunale di Ancona, con la presidente Edi Ragaglia, ha firmato oggi un protocollo con il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, rappresentato dall'avv. Maurizio Miranda, per agevolare tutto questo. Sarà inserito nella trattazione dei procedimenti di separazione consensuale e/o divorzio congiunto in presenza di clausole che riconoscano ad uno o entrambi i coniugi la proprietà esclusiva di beni immobili o la titolarità di altri diritti reali come il trasferimento agli stessi o ai figli. Lo scopo è quello di definire modalità procedurali condivise per favorire l'inserimento in sede di accordi di separazione o divorzio di clausole che prevedono trasferimenti immobiliari, evitando ai coniugi l'ulteriore "passaggio" dal notaio, come avveniva fino ad ora. In questa maniera si arriverà in tribunale già con la documentazione prevista per la decisione dei beni da dividersi. Il protocollo è l'esito del lavoro di un tavolo tecnico, costituito dalla commissione espressa dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Ancona e dalle Associazioni familiariste territoriali coinvolte: Aiaf, Ami, Camera Minorile Dorica, InCammino, Ondif, unitamente ai magistrati addetti al settore famiglia e alla presidente della prima sezione civile Silvia Corinaldesi. nonché al personale amministrativo che si occupa della materia.
Proprio in merito di divorzi il dato del 2022, per la provincia di Ancona, "fa registrare un aumento del 40% rispetto allo scorso anno", ha spiegato Silvia Corinaldesi. In provincia c'è una media di 36 separazioni al mese trattate dal Tribunale. In un anno si è arrivati a 360 divorzi congiunti, pari circa ad un divorzio al giorno. (ANSA).