Fine vita: Antonio ha requisiti ma farmaco non indicato

Marche

Parere Commissione Marche a paziente 44enne ma rischio impasse

ascolta articolo

(ANSA) - ANCONA, 11 LUG - Anche "Antonio", 44 anni, paziente marchigiano tetraplegico dal 2014, assistito dal collegio legale dell'Associazione Luca Coscioni, "possiede tutti i requisiti per accedere al suicidio assistito" ma manca il parere sul tipo di farmaco da utilizzare. Dopo mesi di attesa, fa sapere l'Associazione Coscioni, Antonio ha ricevuto la risposta sugli esiti delle verifiche effettuate dalla Commissione medica istituita presso l'Asur Marche. Con una relazione dettagliata per punti, la Commissione ha accertato che Antonio "possiede tutte le condizioni per accedere al suicidio medicalmente assistito ai sensi della sentenza costituzionale sul caso Cappato/Antoniani". Ma si rischia un'altra impasse come avvenuto per Federico Carboni ("Mario"), per cui il parere sulle modalità fu inviato solo dopo diffida, e per Fabio Ridolfi che non ha mai ricevuto la relazione, optando poi per la morte con sedazione profonda e sospensione di alimentazione e idratazione con Peg.
    Senza l'indicazione del farmaco, infatti, - scrive l'Associazione Coscioni - oggetto specifico sia della sentenza costituzionale sia dell'ordinanza del Tribunale di Fermo che ha riconosciuto il dovere dell'Azienda sanitaria di procedere alle verifiche, il percorso subisce un altro stop".
    I "tentativi di ostruzionismo nei confronti di Antonio non si fermano alla mancata indicazione del farmaco. - attacca l'Associazione Coscioni - Il Comitato Etico, nel parere, indica che pur sussistendo tutti i requisiti, incluso quello relativo alla scelta consapevole del malato, sia opportuno tentare di rafforzare l'assistenza e le cure palliative. Il parere del comitato etico, comunque, per sua natura non vincolante, non può ostacolare il diritto di Antonio di accedere al suicidio assistito alla luce delle condizioni verificate e tutte sussistenti". (ANSA).
   

Ancona: I più letti