Sciopero taxi: presidi ad Ancona e Pesaro, ma pochi disagi

Marche

40 automezzi in piazza ad Ancona, poi corteo

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(ANSA) - ANCONA, 05 LUG - Una quarantina i taxi, provenienti dalla provincia di Ancona (Ancona, Falconara, Osimo, Senigallia, Castelferretti e Jesi) che hanno partecipato alla manifestazione oggi nel capoluogo con presidio in Piazza della Repubblica e poi un corteo fino al piazzale della Stazione ferroviaria di Ancona. "Nessun disagio" fa sapere Luca Bocchino, referente del comparto trasporti persone, merci e taxi della Confartigianato Imprese Ancona, Pesaro Urbino, "sono stati, e saranno garantiti per i due giorni di sciopero, i servizi minimi previsti per legge, con una quota fra il 20 e il 30% di mezzi rimasti a disposizione del trasporto sociale (per anziani, disabili e portatori di handicap). Un'altra ventina di mezzi ha partecpato invece al presidio a Pesaro. La mobilitazione rientra nell'ambito dello sciopero nazionale di 48 ore dei tassisti che stanno protestando contro l'articolo 10 del Ddl Concorrenza.
    "Nelle Marche - spiega Bocchino - 200 tassisti rischiano, con le liberalizzazioni, di veder sfumare anni di sacrifici con cui hanno costruito le loro imprese, le cui licenze sono state acquistate. Si tratta di un settore regolamentato che rischia di sparire lasciando spazio, come avvenuto anche in altri paesi europei, al monopolio dei grandi colossi". "I tassisti - fa notare - sono alfieri del territorio e custodi della comunità, si tratta di operatori che se si imbattono in un problema durante il servizio contribuiscono a segnalarlo. Le associazioni di categoria concordano sulla necessità di migliorare il servizio, un tema sul quale abbiamo sempre cercato di aprire un confronto con il governo, senza però essere ascoltati. Ora non si può pensare di azzerare queste imprese". (ANSA).
   

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