IntesaSanPaolo, 3.200 imprese logistica, 1,5 mld valore aggiunto
L'economia del mare è strategica per lo sviluppo delle Marche e di Ancona e strumenti come il Pnrr e la Zes possono permettere di cogliere le opportunità presenti nonostante una complessità congiunturale legata alla fase post pandemica e al conflitto Russia-Ucraina. In particolare per il porto di Ancona, che contribuisce al Pil regionale per il 2,7%, vanno perseguite politiche nelle direzioni indicate dal Pnrr: digitalizzazione, sostenibilità e crescita delle connessioni. E' lo scenario delineato durante l'evento "Economia del Mare: opportunità per Ancona e le Marche", promosso ad Ancona da Intesa SanPaolo. Secondo il report dell'istituto, l'economia del mare nelle Marche genera un valore aggiunto per 1,5 miliardi di euro. Nella regione sono presenti 3.200 imprese della filiera logistica e nel 2021 il porto di Ancona ha registrato un aumento su base annua del 22% in termini di traffico merci. Ottima la performance del traffico Ro-Ro (automezzi gommati) che con 5,7 milioni di tonnellate ha registrato +43,5% sul 2020 e + 21% sul 2019. Il porto è leader nel traffico Ro-Ro con la Grecia che ne rappresenta l'83% del totale. Nel primo trimestre 2022 continuano le ottima performance di traffico con un +21,7% sullo stesso periodo del 2021. Inoltre il 43% complessivo dell'export marchigiano (pari a circa 6,7 miliardi di euro) viaggia via mare. Massimo Deandreis, direttore generale SRM, Centro Studi del Gruppo IntesaSanPaolo, e Alessandro Panaro, responsabile Maritime & Energy SRM, hanno parlato dei trasporti marittimi e della logistica come driver di crescita nel contesto delle Marche. (ANSA).