Atti persecutori nei confronti della ex, una dipendente comunale
(ANSA) - ANCONA, 05 MAG - Ha patteggiato una condanna ad un anno (pena sospesa) il sindaco di Chiaravalle (Ancona) Damiano Costantini, 51 anni, avvocato, accusato di atti persecutori contro una dipendente comunale con cui aveva avuto una relazione sentimentale. L'udienza, dopo il giudizio immediato chiesto dal pm Andrea Laurino, si è tenuta oggi davanti al gup Alberto Pallucchini, al Tribunale di Ancona. Costantini, difeso dall'avvocato Roberto Marini, non è venuto in aula. Assente anche la parte offesa rappresentata dall'avvocato Roberta Montenovo dell'associazione "Donne e giustizia". La vicenda era emersa a gennaio, dopo che un provvedimento del gip aveva vietato al primo cittadino di avvicinarsi alla vittima, che lo aveva denunciato per stalking. Un divieto di avvicinamento che aveva reso complesso il lavoro del sindaco, per la possibilità di incrociarsi negli uffici della sede del Comune. A spingere la dipendente a denunciare il sindaco diversi episodi, iniziati un anno fa. Tra i due, stando alla denuncia, ci sarebbe stata prima una relazione sentimentale poi interrotta dalla donna. Gli atti persecutori sarebbero iniziati subito dopo, anche sul posto di lavoro con offese e umiliazioni. Lei sarebbe stata anche pedinata e bersagliata di messaggi e telefonate minatorie.
Costantini ha sempre respinto le accuse: "ha scelto di patteggiare nonostante mio parere diverso" spiega l'avvocato Marini. "Il mio cliente ha voluto evitare di coinvolgere altre persone e far soffrire inutilmente la sua famiglia - aggiunge il legale -. Con un processo sarebbe finito ogni volta sulla stampa, ha voluto evitare di esporsi ulteriormente". La misura cautelare del divieto di avvicinamento, disposta il 22 novembre scorso, è decaduta con il patteggiamento di oggi. Costantini, al suo secondo mandato, è stato eletto con una lista civica.
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