76,6% donne sotto soglia povertà
(ANSA) - ANCONA, 02 MAG - Sono 540 mila le prestazioni pensionistiche e assistenziali attualmente erogate dall'Inps nelle Marche, di cui 298mila pensioni di vecchiaia (55,3%), 29mila pensioni di invalidità (5,5%), 114mila pensioni ai superstiti (21,2%), 14mila pensioni/assegni sociali (2,6%) e 83mila prestazioni a invalidi civili (15,4%). È quanto emerge dai dati dell'Inps 2022 (escluse le gestioni dei lavoratori pubblici), elaborati dalla Cgil Marche. Nelle Marche 338mila prestazioni pensionistiche, pari al 62,6% del totale sono inferiori a 750 euro al mese (58,4% la media nazionale). Gli uomini con pensioni fino a 750 euro sono il 43,8% del totale, le donne il 76,6%. Dal 2012 ad oggi, i pensionati con meno di 65 anni di età sono passati dal 16,8% all'11,3% del totale, mentre coloro che hanno oltre 80 anni sono passati dal 29,1% al 38,8%.
L'importo medio delle pensioni vigenti nelle Marche è di 828 euro lordi, con valori medi che variano dai 1.073 euro delle pensioni di vecchiaia ai 446 euro delle pensioni e assegni sociali. Si tratta di importi inferiori di 124euro lordi medi mensili rispetto a quelli nazionali. Forbice, sottolinea la Cgil, che si allarga negli importi delle pensioni di vecchiaia dei lavoratori dipendenti che nelle Marche sono di 1.201 euro, ovvero -275 euro mensili rispetto ai valori medi nazionali e -363 euro rispetto alla media delle regioni del Centro.
Differenze notevoli il sindacato le ha riscontrate tra i diversi territori delle Marche: le pensioni di vecchiaia dei lavoratori dipendenti ammontano a 1.327 euro lordi medi nella provincia di Pesaro Urbino, 1.317 euro a Macerata e Ascoli Piceno, 1.180 nella provincia di Fermo, e 1.067 euro ad Ancona. Significativa è anche la differenza tra uomini e donne: se i primi percepiscono 1.326 euro lordi, l'importo corrisposto alle donne è di 767 euro, ovvero mediamente 559 euro in meno ogni mese; la differenza per le pensionate ex lavoratrici dipendenti arriva addirittura a -712 euro mensili. Spi Cgil propone, oltre al contrasto alla precarietà e alla riforma delle pensioni, "l'innalzamento e l'estensione dei benefici della quattordicesima", commenta il segretario Spi Cgil Marche, Elio Cerri. (ANSA).