Interessate circa metà territorio regione e quasi tutto litorale
Il Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI) interessa "all'incirca la metà del territorio" delle Marche e "la quasi totalità del litorale costiero". Lo sostiene il comitato Trivelle Zero Marche, ricordando che il Piano "rinnova tutte le concessioni di ricerca e coltivazione sia di petrolio che di gas in essere 'fino a fine vita' e pone fine alla moratoria del 2019 che bloccava circa 50 permessi di ricerca e i provvedimenti di Via in materia, per un totale di quasi 30mila chilometri quadrati tra terraferma e aree marine costiere". Secondo il comitato inoltre il decreto legge Bollette è fatto "di luoghi comuni" e il ministro Cingolani ha "una particolare predilezione in favore del business estrattivista, specie se dell'Eni, a maggior ragione se nelle Marche. Lo scorso aprile aveva approvato una decina di provvedimenti di Via lungo tutto l'Adriatico in barba alla moratoria del 2019 con evidenti forzature legislative, sbloccando due nuove trivellazioni nelle Marche. La perforazione del pozzo Calipso 5 Dir nell'ambito della concessione esistente BC14AS dell'Eni tra Falconara e Ancona, e la Donata 4 DIR nella Concessione di estrazione di gas e petrolio B.C3.AS, sempre di Eni, a largo tra San Benedetto e Martinsicuro, proprio davanti alla Riserva naturale regionale Sentina e nonostante fosse interna alla soglia limite delle 12 miglia di mare". Il Pitesai, sostiene Trivelle Zero Marche, "produrrà nuove trivellazioni nelle Marche come altrove" con l'obiettivo di "quasi triplicare l'attuale produzione nazionale annuale di metano dagli odierni 3,5 miliardi di metri cubi ai paventati 7 o 10". Ma "sia per una questione di tempistiche di approvazione e cantierizzazione di nuove coltivazioni di idrocarburi (in media 4 anni), sia per l'incidenza del potenziale aumento di produzione nazionale su di un fabbisogno energetico di 70 miliardi di metri cubi di gas annuo (dato al 2021), circa il 10 %, queste misure non possono incidere sui prezzi energetici in bolletta e sulla crisi inflattiva che stiamo attraversando ora". "Fuorviante" poi parlare di "clausole antipetrolio" che "non esistono". (ANSA).