Sindacati,delude incontro Mise, proprietà va per la sua strada
(ANSA) - JESI, 15 FEB - La Caterpillar non cede sul rinvio della chiusura dello stabilimento di Jesi e sui licenziamenti collettivi che, salvo novità, scatteranno dal 23 febbraio.
Delude l'incontro al Mise, tenuto all'indomani del termine fissato dalla multinazionale per la presentazione delle offerte di soggetti interessati alla continuità del sito. All'incontro - presenti da remoto e in presenza sindacati, sindaco di Jesi e Regione Marche - il direttore dello stabilimento jesino, Jean Mathieu Chatain, ha comunicato che sono pervenute tre lettere di interessi: una da un gruppo industriale, un'altra da un fondo di investimento ed infine una manifestazione di interesse da parte di un'azienda. Ne riferiscono in una nota Mirco Rota della Fiom-Cgil nazionale e Tiziano Beldomenico, segretario Fiom-Cgil Marche. Delle tre proposte "solo l'ultima è stata valutata come interessante da parte di Caterpillar, pur con notevoli distanze rispetto alle aspettative. L'azienda proseguirà nei prossimi giorni con un approfondimento per verificare possibilità concrete della cessione delle attività". "Di fronte alle offerte, pur non conoscendone i contenuti - spiega il sindacato - abbiamo espresso un giudizio moderatamente positivo, su quelle bisogna costruire il percorso di reindustrializzazione per garantire continuità industriale e occupazionale. Per fare questo, come evidenziato anche da tutte le istituzioni presenti all'incontro, serve un periodo di tempo ulteriore. L'azienda continua a respingere, in modo pretestuoso e irragionevole, la richiesta di sospensione della procedura di licenziamento collettivo mettendo a rischio il sito industriale di Jesi". Il Mise ha riconvocato un nuovo incontro in presenza per lunedì 21 febbraio, "dando all'azienda alcuni giorni per verificare le tre offerte e rendersi disponibile ad un confronto utile a ricercare una soluzione industriale ed occupazionale". Secondo Rota, "Caterpillar ci è parsa molto fredda, parlando di distanze molto elevate" Prosegue così l'agitazione delle maestranze in presidio permanente dal 10 dicembre scorso: il 16 febbraio assemblea dei lavoratori, il 17, 18 e 21 febbraio lo sciopero e il blocco del sito. (ANSA).