Maturità: studentesse Visso, noi penalizzate da sisma e covid

Marche

Ingiusta seconda prova scritta, non arriviamo preparate

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(ANSA) - VISSO, 07 FEB - "Alla maturità non arriviamo con la giusta preparazione, soprattutto noi che abbiamo dovuto affrontare prima il terremoto e poi il Covid. Secondo noi introdurre all'esame la seconda prova scritta non è giusto e non ci permette di arrivarci con la tranquillità dovuta": a dirlo all'ANSA sono Fiamma Bettacchi, Caterina e Letizia Biaggi, tre studentesse di Visso (Macerata), uno dei borghi marchigiani devastati dal sisma del 2016. Tutte e tre frequentano le scuole superiori a Camerino e si apprestano ad affrontare l'atto conclusivo del loro percorso scolastico per poi pensare all'università che sognano di fare "lontano da qui", anche se la città è sede di una antica e prestigiosa università. Costrette prima a lasciare le loro case, poi alla didattica adistanza dalla pandemia, chiedono al ministro dell'Istruzione Bianchi di "tenere conto di ciò che sono stati nel loro complesso gli ultimi due anni scolastici e allora comprenderà che reintrodurre la maturità come era prima del Covid non può andare bene". Le ragazze propongono una sola prova scritta e il maxi orale.
    (ANSA).
   

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