Fiom, anche associazione industriali deve aiutarci
Nuova manifestazione di protesta, questa volta ad Ancona, dei lavoratori della Caterpillar del sito di Jesi, di cui è stata annunciata la chiusura dalla multinazionale statunitense con l'avvio della procedura di licenziamento per oltre 260 operai. Con cori, striscioni, bandiere a fumogeni, i manifestanti hanno occupato una rotatoria del quartiere Baccola del capoluogo marchigiano in maniera pacifica, senza fermare il traffico, limitandosi a rallentarlo e distribuendo volantini. Alla manifestazione hanno partecipato le Rsu e i rappresentanti di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil.
Presente anche, in segno di solidarietà, il consigliere regionale del Pd Antonio Mastrovincenzo. Poi si sono fermati per circa 40 minuti sotto l sede di Confindustria Ancona: "In questa fase Confindustria dovrebbe essere un punto di riferimento - ha spiegato Tiziano Beldomenico della Fiom Cgil Marche -, ma stiamo notando che purtroppo non ci sta dando supporto in una trattiva difficile e complicata, che di fatto non si è ancora aperta.
Siamo fermi ai punti di parenza: l'azienda che vuole licenziare dal 23 febbraio e noi che chiediamo invece di congelare tutto per consolidare l'interesse di eventuali acquirenti. L'azienda ha chiesto di formalizzare le manifestazioni di interesse entro il 14 febbraio, i tempi sono troppo stretti. Intanto attendiamo un'altra convocazione al tavolo del Mise". Tre i potenziali compratori del sito di Jesi, che già hanno effettuato dei sopralluoghi in fabbrica: oltre alla lombarda Duplomatic, ci sono un'azienda del Modenese e una marchigiana. I sindacati parlano di una decina di potenziali acquirenti. Anche il sindaco di Jesi Massimo Bacci ha sollecitato la proprietà a concedere più tempo. (ANSA).