Procura Ascoli Piceno, accuse falso in atto pubblico e peculato
(ANSA) - ASCOLI PICENO, 04 GEN - Falso in atto pubblico per 150 attestazioni di avvenuta somministrazione di vaccino anti-Covid che non sarebbe avvenuta, ma che avrebbero consentito il rilascio Green pass, ritenuti falsi, per avvenuta vaccinazione a 73 soggetti. E' una delle accuse mosse a un medico di medicina generale di Ascoli Piceno, convenzionato con l'Asur, arrestato oggi dai carabinieri del Comando provinciale di Ascoli Piceno su ordine del gip anche per peculato in relazione a 120 dosi anti-Covid ritirate dal centro vaccinale di Ascoli delle quali, secondo il procuratore Umberto Monti, il medico si sarebbe disfatto, senza averle inoculate.
L'ordinanza del gip di Ascoli, che per il medico applica la custodia cautelare in carcere, interessa anche una delle 73 persone che hanno ottenuto i Green pass ritenuti falsi, per la quale è stata disposta invece la detenzione domiciliare. Tutti i Green pass ritenuti falsi sono stati sequestrati; ai soggetti interessati sono stati sequestrati anche telefoni cellulari e altro materiale che per la Procura di Ascoli sono utili per la ricostruzione degli esatti confini della vicenda.
A carico di ognuno dei 73 soggetti possessori di Green pass falsi è ipotizzato il reato di falso in concorso con il medico, il quale è indagato anche per truffa aggravata ai danni dell'Asur riguardo gli emolumenti previsti per ciascuna dose somministrata. (ANSA).