Trasarti, "no chiusura Jesi, parteciperemo a manifestazioni"
(ANSA) - JESI, 27 DIC - "La vicenda della Caterpillar è una vicenda emblematica di una economia che uccide la dignità dell'uomo anziché esserne al servizio, e pertanto va contrastata in ogni modo. Per questo, in primo luogo chiediamo ai responsabili della direzione di rivedere la decisione di chiusura aziendale, dello stabilimento di Jesi. In secondo luogo chiediamo a tutte le istituzioni comunali, regionali e nazionali di prendere parte ed interessarsi a questa crisi industriale, probabilmente la più importante della regione Marche dopo quella di Fabriano". Lo scrive mons. Armando Trasarti, vescovo di Fano, incaricato per la Commissione Regionale per i problemi Sociali e il Lavoro della Cem (Conferenza Episcopale Marchigiana), in una nota stampa in cui, a nome della Commissione e della Cem, esprime "la più ampia vicinanza e solidarietà" a tutti i 270 lavoratori, alle loro famiglie, e ai lavoratori dell'indotto dello stabilimento che la multinazionale americana vorrebbe chiudere entro febbraio. E annuncia: "Sosterremo con tutti i nostri mezzi la difesa del lavoro che hanno iniziato i lavoratori, anche partecipando fisicamente alle prossime manifestazioni pubbliche tramite i nostri uffici per la pastorale sociale e del lavoro presenti in tutte le diocesi".
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