Celebrati in cattedrale Perugia funerali vescovo Chiaretti

Marche
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Guidò la diocesi dal 1995 al 2009

(ANSA) - PERUGIA, 04 DIC - Celebrati nella cattedrale di san Lorenzo, a Perugia, i funerali di mons. Giuseppe Chiaretti, arcivescovo del capoluogo umbro e di Città della Pieve dal 1995 al 2009. A presiedere il rito delle esequie i cardinali Gualtiero Bassetti, Ennio Antonelli, successore e predecessore del religioso scomparso, e Giuseppe Betori, legato a mons.
    Giuseppe Chiaretti da una amicizia di lunga data.
    Erano presenti in chiesa anche i vescovi umbri attuali e emeriti mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto - Norcia (diocesi di origine di mons. Chiaretti) e presidente della Conferenza episcopale umbra, il vescovi emeriti Mario Ceccobelli (Gubbio ), Vincenzo Paglia (Terni), i vescovi Gualtiero Sigismondi (Orvieto Todi) , Domenico Sorrentino (Assisi e Foligno), Domenico Cancian, (Città di Castello), Paolo Giulietti (Lucca), Riccardo Fontana (Arezzo) e il vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve Mons. Marco Salvi.
    Hanno partecipato alle esequie molti sacerdoti e fedeli tra cui anche una delegazione proveniente da Leonessa, paese natale di mons. Giuseppe Chiaretti, e una della diocesi di Montalto e Ripatransone - San Benedetto del Tronto nella cui cattedrale mons. Chiaretti ha chiesto di essere sepolto.
    Sulla bara posata a terra ai piedi del presbiterio erano posti i segni dell'episcopato del vescovo, il suo pastorale, la mitra e il libro della Parola di Dio.
    I presenti - spiega la diocesi perugina in una nota - si sono stretti con commozione, affetto e nella preghiera, ai familiari presenti, la sorella Piera e i nipoti, tra cui don Antonio Paoletti che al termine della liturgia ha letto il testamento che mons Chiaretti aveva già preparato nel 2011.
    Al termine del rito i cardinali, vescovi e i sacerdoti concelebranti hanno accompagnato il feretro fino alla porta della cattedrale, ed i sacerdoti che sono stati ordinati da mons. Chiaretti hanno voluto rendergli un ultimo gesto di affetto portando a spalla la bara lungo la navata della cattedrale fino alla strada. (ANSA).
   

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