Presidente Latini, Leonardi e Borroni
(ANSA) - ANCONA, 29 NOV - Stabilimenti balneari e problemi legati alla Bolkestein alla luce della recente sentenza emessa dal Consiglio di Stato. Il punto della situazione nel corso di un incontro con i rappresentanti delle associazioni sindacali e di categoria che rappresentano i gestori degli stessi stabilimenti e di alcune specifiche concessioni, a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini, la presidente della Commissione sanità Elena Leonardi ed il consigliere Pierpaolo Borroni (Fdi). Di fatto, la sentenza del Consiglio di Stato stabilisce che le concessioni balneari devono essere riassegnate, tramite gare pubbliche, entro il tempo massimo di due anni. Dal primo gennaio 2024, molte strutture che operano sulle spiagge marchigiane potrebbero scomparire, dando origine ad un vulnus non indifferente sia sul piano economico, ma anche, aspetto non secondario, su quello di una tradizione ormai consolidata. Altro elemento, evidenziato dagli interventi che hanno animato l'incontro, quello legato all'incertezza del momento attuale che potrebbe spingere a rallentare, se non addirittura cancellare gli investimenti previsti, mentre andrebbe a consolidarsi il danno per chi nel corso del tempo ha attivato mutui da estinguere avanti negli anni. Il presidente Latini ha ricordato che della questione si è occupata recentemente la Conferenza nazionale delle Assemblee legislative, avvertendo la necessità di avviare un confronto serrato con le organizzazioni di categoria, anche per ipotizzare un intervento di ordine normativo, che vada a risolvere una volta per tutte il problema. In questo senso sia Leonardi che Borroni hanno evidenziato la necessità di sollecitare una presa di posizione da parte del Governo, cercando soluzioni adeguate proprio facendo tesoro delle indicazioni provenienti dai rappresentanti delle stesse organizzazioni. (ANSA).