Struttura simbolo della resilienza sarà al servizio comunità
(ANSA) - USSITA, 05 NOV - Casa Ruggeri di Ussita è stato l'edificio simbolo della resilienza post sisma. L'unico, tra le strutture pubbliche, ad aver resistito a tutte le scosse, compresa quella di magnitudo 6,5 del 30 ottobre 2016. Era diventato il rifugio di chi arrivava in quei giorni in questo minuscolo borgo dei monti Sibillini, sul versante marchigiano.
Aveva ospitato volontari della Protezione civile, militari dell'Esercito, soccorritori, cittadini e anche giornalisti. Chi arrivava a Casa Ruggeri aveva anche un piatto caldo con cui sfamarsi. Cinque anni dopo, la vecchia struttura in legno è stata ristrutturata e riconvertita in un moderno infopoint e coworking a disposizione degli ussitani e di chiunque arrivi in questo angolo di Appennino. Stamani il taglio del nastro alla presenza del sindaco Silvia Bernardini, del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, dell'assessore regionale con delega al terremoto, Guido Castelli e del presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini, Andrea Spatrena. La gestione della "nuova" Casa Ruggeri è stata affidata la Pro loco 7.1 di Ussita: "Abbiamo scelto di inserire il 7.1 per ricordare il picco massimo della scossa", spiega all'ANSA la presidente Laura Pazzaglia. Che aggiunge: "Questo edificio è da sempre simbolo del cuore di Ussita e da qui vogliamo ripartire con uno spazio bello e funzionale". "Quella di oggi - dice invece il sindaco Bernardini - è un'inaugurazione molto simbolica per la nostra comunità. Casa Ruggeri - sottolinea - è la casa di tutta la comunità, qui chiunque sia arrivato ha trovato accoglienza".
Il governatore Acquaroli rimarca, invece, la necessità di ricostruire in tempi certi: "Ce lo chiedono le comunità che vivono in questi territori e in particolare chi qui fa delle attività". (ANSA).
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