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Indagini riaperte dopo intervento Uil per fatto del 2015
Un'azienda del settore smaltimento rifiuti del Pesarese dovrà risarcire un operaio (10mila euro la provvisionale) e la Uil Marche (mille euro) per un infortunio sul lavoro subito dal lavoratore, che ora ha 32 anni, nel dicembre 2015. Il processo davanti al Tribunale di Pesaro, ha fatto sapere l'avv. Alessandra Khadem, legale di Uil Marche, si è chiuso il 24 ottobre con la condanna in primo grado della rappresentante legale della ditta e dell'amministratore di fatto, a 8 mesi di reclusione, per lesioni colpose, e al risarcimento del danno.
L'indagine era stata inizialmente archiviata, ha riferito l'avv. Khadem, a margine della tappa marchigiana della serie di incontri Uil in Tour, a cui ha partecipato anche il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri, ma è stata riaperta dopo l'intervento della Uil che ha prodotto una consulenza tecnica.
Il lavoratore, alle prese con difficoltà linguistiche e dunque con difficoltà a raccontare il fatto, stava smaltendo rifiuti sulla linea: salito su un cavalletto per controllare che un sacco fosse stato smaltito, era caduto e il sacco del peso di 100 kg gli era finito su un braccio. In un primo tempo l'inchiesta era stata archiviata ed era stata comminata solo un'ammenda alla società per violazioni di norme anti-infortunistiche. La relazione prodotta dalla parte civile ha però evidenziato che il cavalletto avrebbe dovuto essere fissato a terra per evitare ogni incidente: circostanza che ha portato infine alle due condanne in primo grado. (ANSA).