Cambiare nostri comportamenti quotidiani per convincere politici
"Non aspettiamoci grandi cose dai grandi del mondo; essi purtroppo hanno logiche e storie tra le più diverse, e comunque e sempre debbono rispondere alle esigenze immediate dei loro elettori più che a quelle delle future generazioni. Quello che possiamo e dobbiamo fare, come persone di buona volontà, è adottare comportamenti virtuosi ed evoluti nei confronti dell'ambiente già nel nostro piccolo, coinvolgendo altri ad adottarli ed educando, soprattutto con l'esempio, i nostri figli e nipoti ad assumerli". E' l'appello, in concomitanza con il Cop26 a Glasgow, di Bruno Garbini, presidente Arca Benefit, società di servizi fondata, nelle Marche, dagli imprenditori Bruno Garbini, Enrico Loccioni e Giovanni Fileni, da anni sensibile alla salvaguardia dell'ambiente, con azioni concrete e il motto "terra buona, cibo sano" . "Solo una sempre più diffusa e radicale inversione di paradigma nel nostro agire quotidiano potrà convincere i politici di tutto il mondo che un approccio innovativo all'ambiente è cercato e voluto dal basso - aggiunge -, dai loro elettori, e che quindi, a loro è chiesto di assumere decisioni coraggiose che comportino anche severe inversioni di rotta. La democrazia è così - osserva -: i politici, volenti o nolenti, sono l'espressione del popolo che li elegge. Quindi se il G20 di Roma non è andato come si sperava non è colpa loro, ma nostra, inteso come popolazione mondiale, che non mandiamo ai nostri rappresentanti segnali convincenti sulla nostra volontà di cambiare rotta. Forse è una visione pessimistica e un po' troppo banalizzata - prosegue Garbini -, non tutti i Paesi hanno le stesse basi di partenza, ma le rivoluzioni vengono sempre dal popolo, da vaste moltitudini popolari, dalla maggioranza silenziosa e non da sparuti gruppetti". (ANSA).