Azienda pizze surgelate, non semplice per turni ma è andata bene
"L'introduzione del green pass obbligatorio per tutti i lavoratori in un'azienda come la nostra, che lavora su tre turni, non è semplice da gestire, ma in questa prima giornata non abbiamo registrato alcuna criticità e stiamo ricevendo grande collaborazione da parte di tutti i nostri dipendenti e fornitori esterni". Così all'ANSA Giuseppe Carbone, responsabile amministrazione, finanza e controllo del gruppo Svila di Visso, che dal 1974 produce pizze surgelate, una delle prime aziende a ripartire dopo il terremoto del 2016, racconta come è scivolato via il primo giorno di obbligatorietà del certificato verde per tutti i lavoratori. "L'azienda - aggiunge - ha predisposto il piano che consente di effettuare i controlli agli ingressi, così da non subire disagi nelle linee di produzione". "Nei giorni scorsi - racconta ancora Carbone - alcuni nostri collaboratori hanno chiesto informazioni sul funzionamento del Green pass, ma tutti hanno mostrato grande senso di responsabilità". Nel cambio turno, tra le 13:00 e le 14:00, una ventina dei 225 dipendenti in forza alla Svila, si sono presentati "armati" di smartphone e documenti alla mano pronti a mostrare il Qr code del vaccino fatto o del tampone eseguito. La stragrande maggioranza si è detta favorevole all'obbligatorietà della misura, ma non è mancato chi, pur dichiarandosi vaccinato, si è detto contrario al certificato verde sul posto di lavoro. Le addette ai controlli hanno spiegato che le procedure di controllo si completano anche con la misurazione della temperatura corporea. (ANSA).