Atto giunta. Acquaroli, apparato più semplice e adeguato bisogni
Sei dipartimenti e l'Ufficio speciale per la Ricostruzione con competenze ridefinite. La giunta regionale stamattina ha deliberato per la Regione Marche un nuovo assetto organizzativo "che dovrà garantire il perseguimento degli obiettivi di governo definiti nel Piano programmatico quinquennale 2020-2025". I sei dipartimenti sono: "Avvocatura regionale e Attività legislativa che meritano una sua autonoma collocazione per garantirne autonomia e indipendenza come prevede la legge; Programmazione integrata, Ue e risorse finanziarie, umane e strumentali; Infrastrutture, Territorio e Protezione Civile; Politiche sociali, Lavoro, Istruzione e Formazione; Salute; Sviluppo economico".
A queste strutture si aggiungono: "l'Ufficio speciale per la Ricostruzione, approvato, con atto separato, dalla giunta: "è stato ridefinito nelle sue competenze e nell'organizzazione amministrativa alla luce delle modifiche normative e delle competenze afferenti alla ricostruzione che nel corso del tempo si sono modificate"; Il Gabinetto del presidente della Giunta "non costituirà una struttura dirigenziale, ma è chiamato a svolgere specifici compiti assegnati dal Presidente oltre a quelli di competenza". La "Segreteria senerale chiamata ad assicurare l'esercizio organico e integrato delle funzioni di competenza di tutte le strutture della giunta regionale".
Ora l'iter della riorganizzazione prosegue: entro 7 giorni dall'approvazione del provvedimento verrà attivato l'interpello della durata di 10 giorni per la raccolta delle manifestazioni di interesse al fine del conferimento degli incarichi di direzione dei Dipartimenti. A seguire poi gli altri incarichi".
"Oggi abbiamo approvato in giunta la riorganizzazione della macchina amministrativa della Regione - ha commentato il presidente Francesco Acquaroli -. Passiamo da 12 servizi a 6 dipartimenti. Una riforma epocale che si propone l'obiettivo di rendere l'apparato più semplice, veloce e aderente ai bisogni reali di cittadini, famiglie e imprese. In sostanza una struttura più compatta, coordinata e fruibile che sappia essere all'altezza di un mondo sempre più competitivo". (ANSA).