Dante: a Urbino tavole progettuali Danteum, mai realizzato

Marche

In mostra su architettura dal 25 novembre a Palazzo Ducale

(ANSA) - URBINO, 10 OTT - Le 22 tavole progettuali del Danteum, edificio ispirato alla Divina Commedia che fu ideato nel 1938 ma mai realizzato, saranno per la prima volta mostrate al pubblico nella loro interezza, a Urbino. Lo ha detto oggi il direttore della Galleria nazionale delle Marche, Luigi Gallo, durante la seconda giornata del Festival del Giornalismo culturale, annunciando la mostra "Città di Dio. Città degli uomini. Architetture dantesche e utopie urbane", in programma dal 25 novembre al 27 marzo a Palazzo Ducale. "Sin da quando sono arrivato qui ho voluto realizzare qualcosa assieme a Luca Molinari, architetto e direttore scientifico del Museo M9 - ha spiegato Gallo -. Avevamo l'Anno dantiano e c'erano queste tavole mai esposte insieme, così ci siamo detti: 'portiamole a Urbino'. Attraverso il Danteum ricominciamo a parlare di architettura in uno dei monumenti più importanti per comprenderla, Palazzo Ducale, enorme residenza che Federico fece costruire come immagine e luogo dello Stato. Vorrei che questo fosse il primo di una serie di appuntamenti in cui l'architettura parli al di fuori dei soliti luoghi, riportando il discorso nei musei".
    Progettato dagli architetti Giuseppe Terragni e Pietro Lingeri, oltre alla funzione celebrativa, l'edificio avrebbe dovuto ospitare un museo e una biblioteca, ma non vide mai la luce a causa dell'entrata in guerra dell'Italia. "Solo i due autori e Benito Mussolini videro tutte le tavole riunite, che in seguito rischiarono la distruzione durante un bombardamento - ha spiegato Molinari -. Con il Danteum, per la prima volta degli architetti furono chiamati a dare forma fisica a un libro, malgrado Dante stesso fosse uno straordinario architetto di parole, esplicitando le misure di Inferno, Purgatorio e Paradiso nella Commedia. A Palazzo Ducale affiancheremo alle 22 tavole quella della Città Ideale, mettendo insieme antico e contemporaneo in maniera provocatoria". (ANSA).
   

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