Da Bjork a Michael Nyman, rassegna divenne poi itinerante
(ANSA) - FANO, 18 MAG - Particolare commozione per la morte di Franco Battiato a Fano (Pesaro Urbino), città dove l'artista siciliano diresse il festival 'Il violino e la selce' dal 1996 al 1999, manifestazione poi diventata itinerante con il nome Marche Musica Contemporanea nelle città di Gabicce, Fano, Ancona, Jesi, San Benedetto del Tronto e durata fino al 2004.
Una manciata di edizioni tra rock, elettronica, cantautorato e sperimentazione come indica il nome: il violino del suono tradizionale, il silicio dell'elettronica, con molti grandi nomi come a Bjork, Michael Nyman, Ryuichi Sakamoto, Paolo Conte, i Coldplay, i Simple Minds, Khaled e poi nelle altre tappe marchigiane Lou Reed, Alanis Morrissette, Laurie Anderson, Nick Cave, protagonista di una straordinaria data unica italiana in piazza del Plebiscito ad Ancona. Una grande stagione come ricorda l'allora sindaco di Fano (dal 1995 al 2004) Cesare Carnaroli. "Sono stato dolorosamente colpito dalla notizia della scomparsa di Franco Battiato, come penso tanti italiani - ha detto - per noi il Festival 'Il Violino e la Selce' rappresentò la realizzazione di una politica culturale strutturata con investimenti in quel settore che non si erano mai avuti prima".
La notorietà di Battiato, la musica d'avanguardia attirarono l'interesse dei giovani e costituirono un formidabile veicolo promozionale per la città di Fano. Carnaroli ricorda Battiato come "una persona gentile e rispettosa che ti metteva subito a tuo agio. Oggi posso dire molto serenamente di essere stato fortunato di aver conosciuto persone come lui". (ANSA).