Terremoto: mattatoio Camerino, prima struttura pubblica finita

Marche
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Sindaco, ora progetti filiera carni locali

   Il mattatoio di Camerino torna a servizio degli allevatori del territorio e non solo. Con il ritorno all'attività della struttura è ufficialmente terminata la prima opera pubblica ricostruita nella città ducale, dopo il terremoto del 2016, per una spesa di 209mila euro. Un anno fa la visita del commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini in occasione della quale il sindaco Sandro Sborgia "riapriva" i lavori nel cantiere, vista la ripresa dell'attività edilizia a seguito dello stop imposto dalla pandemia da covid. Oggi il compimento dell'opera, i cui lavori sono terminati qualche mese fa. In stallo per quasi tre anni, il progetto a fine 2019 è stato approvato e finanziato, rendendo così eseguibili i lavori che consentono di rendere il mattatoio di nuovo utilizzabile e quindi a servizio delle aziende dell'entroterra. La struttura, che si trova in località Pianello, lungo la strada Caselle-Ponte della Cerasa, sarà affidata in gestione a un operatore privato.
    "A quasi 5 anni di distanza dal terremoto in cui gli allevatori della zona sono stati costretti a macellare i capi di bestiame a molti chilometri di distanza, torna un servizio fondamentali per tutto il territorio - ha detto il sindaco -. È un impegno che avevamo preso, consapevoli che non potesse continuare a gravare sulle aziende agricole una situazione che costringeva ad affrontare costi e sacrifici". "Ora è nostra volontà anche attivare un progetto di filiera delle carni locali, tramite progetti con gli allevatori e le associazioni di categoria, per favorire il rilancio economico dell'agricoltura del territorio", ha aggiunto Sborgia. (ANSA).
   

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