Consigliera regionale parità, ogni anno 200 casi discriminazioni
(ANSA) - ANCONA, 14 APR - E' atteso a fine giugno il giudizio di merito del Tar Marche sul ricorso presentato dalla consigliera regionale di parità sul mancato equilibrio di genere nella Giunta regionale nominata dopo le elezioni del settembre 2020 con un solo assessore donna. Lo ha annunciato la stessa consigliera Paola Petrucci, tracciando un bilancio al termine dei suoi due mandati, durati complessivamente 10 anni. "Penso che otterremo ragione" ha detto, ricordando di avere "segnalato tempestivamente lo squilibrio ai nuovi vertici regionali, con i quali però "non c'è stata alcuna interlocuzione" prima di rivolgersi al Tar, con il sostegno di una sessantina di firme.
"Se il Tar ci darà ragione, la giunta dovrà essere rimodulata".
Intanto "nuovi ricorsi stano partendo sulla scia di quello delle Marche, come quello della Sicilia". La consigliere regionale di parità in dieci anni ha gestito "60 vertenze collettive di cui 8 relative ad Aziende private e 52 a Pubbliche Amministrazioni o assimilate", in particolare nel settore sanitario. E si è anche occupata "55 casi individuali, di cui 27 afferenti situazioni riconducibili alle vertenze collettive e 28 ricadenti nella provincia di Macerata", dove il ruolo è vacante dal 2015. Ma secondo Petrucci si tratta "della punta di un iceberg: stimo che ogni anno nelle Marche siano circa 200 le lavoratrici e i lavoratori che si presentano negli uffici delle consigliere di parità per discriminazioni individuali". (ANSA).