Università, al via progetto Situm, Perugia e Ancona insieme

Marche
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Lavoro e imprenditorialità, rilancio territorio Marche e Umbria

(ANSA) - ANCONA, 18 MAR - Università e impresa insieme per rimettere in moto il territorio umbro-marchigiano: presentati stamane in videoconferenza stampa i "Situm talk", gli webinar della Scuola di innovazione territoriale Umbria Marche (Situm), nata su iniziativa dei rettori dell'Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero e dell'Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori. L'obiettivo dichiarato è quello di creare lavoro e imprenditorialità e favorire lo sviluppo del territorio umbro-marchigiano nell'ottica della "terza missione" dell'Università. Al centro del progetto Situm - è stato spiegato - sta "la volontà di identificare i valori che trasformano la provincia in sinonimo di sostenibilità e la periferia in una nuova idea di centro, dove la bassa densità abitativa genera un'alta qualità della vita, grazie all'individuazione di eventi e percorsi formativi universitari multidisciplinari, dal taglio agile e su contenuti innovativi". " Situm è un progetto di ampio respiro - ha spiegato Gregori - dove si sviluppano competenze di discipline differenti, per offrire alle nostre studentesse e ai nostri studenti nuove opportunità anche mediante la valorizzazione del territorio. Due Università e due Camere di Commercio insieme (quelle di Perugia e delle Marche, ndr) per offrire conoscenze che possono trasformarsi in fattori competitivi aziendali e territoriali, ciò in una logica di forte integrazione istituzionale", ha aggiunto il rettore del Politecnico.
    "Con Situm abbiamo puntato sulla collaborazione tra Università e tra Regioni - ha detto Oliviero - ripensando completamente l'idea tradizionale di territorio in funzione di un progetto di sviluppo inclusivo e integrato, in grado di coinvolgere concretamente accademia, istituzioni e aziende nella ricerca delle soluzioni migliori e più efficaci, a prescindere dall'appartenenza territoriale. Siamo infatti convinti - ha aggiunto il rettore di Perugia - che il futuro dei nostri giovani non sia fatto di confini, ma di opportunità da cogliere e di qualità, umane e territoriali, da valorizzare". (ANSA).
   

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