Tabaccheria, poi bar ristorante, vestiti in ex zona rossa
Il centro storico di Camerino, 4 anni e 5 mesi dopo il terremoto, torna a far battere il suo cuore commerciale. Per il momento è stata riaperta una sola attività, una tabaccheria. Tra un paio di settimane, emergenza Covid permettendo, rialzerà le serrande 'Noè errante', un bar ristorante. Poi dovrebbe essere la volta di un negozio di abbigliamento. "Ho lottato fin dal primo giorno per tornare ad aprire la mia tabaccheria in centro, era prima di tutto un segno di rispetto verso la città e verso coloro che si stanno spendendo per far rinascere Cemerino", spiega all'ANSA Giuseppe Caprodossi. Che, pur essendo il primo a tornare con un negozio in centro, chiede di non essere visto come una specie di "eroe": "Gli eroi - sottolinea - sono quelli che ogni giorno lavorano e lottano per il bene della nostra città, come fa ad esempio il nostro sindaco".
Roberto Frifrì sta invece ultimando i lavori per riaprire il suo bar ristorante, dopo che in questi anni si è prima arrangiato come freelance e poi ha dato continuità al suo esercizio con la delocalizzazione al Sottocorte Village. "Ma adesso - dice Frifrì - si torna in centro e sono felice, è un momento importante ed emozionante". "Da un punto di vista tecnico - aggiunge il ristorante e organizzatore di eventi culturali - in 15 giorni il ristorante potrebbe essere riaperto, ma l'emergenza Covid e il fatto che siamo in zona rossa per la pandemia, apre una riflessione sulla data precisa".
"Il ritorno delle attività in centro - dice il sindaco Sandro Sborgia - segna l'inizio del ritorno alla vita della città. È stato possibile grazie alla forza di volontà di questa gente che fin dal primo giorno dopo il sisma ha manifestato la ferma volontà di tornare nel cuore di Camerino". "Questo 2021 sarà l'anno della svolta per la ricostruzione della città e le gru che cominciano a stagliarsi sul cielo di Camerino sono di buon auspicio", conclude Sborgia. (ANSA).
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