Giustizia: pdl Marche a Camere, ripristino tribunali entroterra

Marche

Via libera Commissione, modificare dl 2012 che 'chiuse' Camerino

   Una proposta di legge, votata all'unanimità dalla Commissione affari istituzionali-bilancio del Consiglio regionale Marche, per chiedere alle Camere la modifica del Decreto legislativo del 2012 che nelle Marche ha comportato la chiusura del Tribunale circondariale di Camerino: prevede che il Ministro della Giustizia disponga, su richiesta delle Regioni e tramite convenzione, il ripristino della funzione giudiziaria, nelle rispettive sedi, di tribunali e Procure 'dell'entroterra', "soppressi dall'art. 1 del Decreto, la cui applicazione ha comportato nelle Marche la chiusura nel 2013 del Tribunale circondariale camerte.
    Ok unanime alla pdl ("Modifiche al Decreto legislativo 7 settembre 2012, n.155 'Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del Pubblico ministero, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n.
    148") dalla Commissione presieduta da Renzo Marinelli (Lega): la proposta di legge era stata presentata il 27 gennaio dai consiglieri Gianluca Pasqui, Jessica Marcozzi (Forza Italia), Giacomo Rossi (Civitas Civici) e Dino Latini (Udc).
    "Dopo un lungo esame - spiega Marinelli - abbiamo licenziato all'unanimità questo testo. L'auspicio è che venga accolto dalle Camere per rimettere in funzione il Tribunale di Camerino, sarebbe un segnale importante in un territorio fortemente colpito dal sisma". "Per rispettare l'obiettivo del contenimento della spesa pubblica, presupposto della precedente riforma della geografia giudiziaria, - spiega una nota - si propone che le spese di gestione e manutenzione degli immobili, e di retribuzione del personale di custodia e di vigilanza delle sedi siano a carico del bilancio della Regione richiedente, ma potranno contribuire a sostenerle, previa intesa, anche gli enti locali. Rimangono a carico dello Stato - precisa - le spese relative alla retribuzione dei magistrati, del personale amministrativo e di polizia giudiziaria". (ANSA).
   

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