Si sentiva rappresentante Italia vicino a popolazioni locali
"Ho avuto l'onore di conoscere l'ambasciatore Luca Attanasio, sua moglie Zakia e le loro tre figlie in un contesto felice, un paio di anni fa al matrimonio di un suo vice ambasciatore in Sicilia. Ricordo una grande passione che esprimeva con il suo alto incarico in rappresentanza dell'Italia, mostrando al contempo sempre vicinanza alla popolazione locale ed ai loro bisogni". E' il ricordo dell'assessore regionale alle Attività produttive delle Marche Mirco Carloni, che oggi ha chiesto al presidente del Consiglio regionale Dino Latini di fare osservare un minuto di silenzio in aula per Attanasio e per il carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi ieri in un attentato alla porte di Goma.
"Un servitore delle Stato che ha perso la vita in rappresentanza della nostra Patria - osserva -, giusto fermare i lavori per rendere omaggio a questi due connazionali che per servire le istituzioni sono stati uccisi". "Mi ha colpì - racconta all'ANSA - la sua umiltà nonostante il ruolo e la passione per le figlie. Parlava con entusiasmo del Congo. Lo avevo apprezzato tanto perché si vedeva che intendeva il suo ruolo come rappresentante dell'Italia al servizio anche delle popolazioni locali". (ANSA).