Presidente Corte Appello Catelli, 14% procedimenti in prescrizione
Forte impatto sulla giustizia nelle Marche dell'emergenza Covid-19 che però, oltre far diminuire di quasi un terzo i procedimenti civili e penali definiti, ha anche "completamente offuscato" la "scia" che il terremoto ha lasciato "dietro dietro di sé, di dolore ansie e preoccupazioni che pure ancora condizionano la vita di tanti cittadini marchigiani". Lo ha ricordato il presidente della Corte d'appello di Ancona Luigi Catelli aprendo l'anno giudiziario in una cerimonia con presenze ridotte per le norme anti-Covid e trasmessa in streaming.
Pesante l'impatto dell'emergenza sanitaria sulla giustizia: nel civile -30% iscrizioni, -29% procedimenti definiti; nel penale -18% e -30% con +2% di pendenze; picchi negli uffici gip/gup: +8% pendenze, -30% pervenuti, -33% trattate. Rialza la testa la prescrizione: dal 7 al 14% dei procedimenti.
Alla cerimonia, nell'aula Mario Amato al Palazzo di giustizia, presenti i vertici regionali delle forze dell'ordine, della giustizia - il procuratore generale Sergio Sottani, il procuratore di Ancona Monica Garulli -, l'arcivescovo di Ancona, mons. Angelo Spina, il presidente della Regione Francesco Acquaroli, del Consiglio regionale Dino Latini, del Consiglio dell'ordine forense di Ancona, avv. Maurizio Miranda, il prefetto di Ancona Antonio D'Acunto e il rettore Univpm Gian Luca Gregori.
La pandemia, ha detto Catelli, "inaspettata e imprevista ha scosso profondamente, dalle fondamenta l'organizzazione della nostra vita sociale, questa volta su tutto il territorio nazionale e nel mondo intero, impattando, com'era logico che fosse, in maniera assai rilevante sulla giurisdizione". (ANSA).
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